A distanza di un mese dalle elezioni (25 – 28 settembre 2017) delle rappresentanze elettive della comunità scientifica del CREA in seno al Consiglio di Amministrazione (1 consigliere su 4, oltre il Presidente) e del Consiglio Scientifico (4 componenti su 12, oltre il Presidente), le relative nomine (di competenza ministeriale) non sono state ancora formalizzate. Nel CdA è risultato eletto Domenico Perrone (I Tecnologo), già Responsabile FGU-ANPRI per il CREA, mentre nel CS sono stati eletti Marina Carcea (Dirigente Tecnologo), Domenico Ventrella (Ricercatore), Ignazio Verde (I Ricercatore) e Silvano Fares (I Ricercatore). Nel frattempo, alla faccia del rispetto della comunità scientifica del CREA:
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l’organo di governo dell’Ente viene regolarmente convocato senza la sua rappresentanza interna (l’ultima convocazione è del 26 Ottobre u.s.), e cosa ancor più preoccupante, prendendo provvedimenti su argomenti di grande interesse (tra i più importanti: Bilancio di previsione 2018; Linee guida per la “portabilità” dei progetti di ricerca; “Strategia del CREA per un Reclutamento aperto, trasparente e basato sul merito”; Attribuzione Deleghe ai Consiglieri di amministrazione), la cui discussione e relativa deliberazione sarebbe stata opportuno venisse fatta da un CdA al completo.
Eppure il neo-eletto Domenico Perrone aveva invitato, a meno di scadenze inderogabili, Presidente e Consiglieri convocati a rinviare a successive sedute del CdA (quando sarebbe stato al completo) la trattazione degli argomenti di grande rilievo citati;
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l’Ente, per il tramite dei suoi Direttori di Centro, ha preparato / sta preparando il Piano triennale di attività (la cui competenza è statutariamente del CS), documento di fondamentale importanza per la sua attività istituzionale (ricerca, sperimentazione, terza missione), propedeutico alla predisposizione del Piano triennale di fabbisogno del personale che, per il triennio 2018-20, include l’importantissimo e delicatissimo argomento della stabilizzazione del precariato, per la quale il ministro Maurizio Martina ha promesso uno stanziamento di 20 milioni da prevedere nella Legge di Bilancio 2018;
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il Presidente dell’Ente, Dott. Salvatore Parlato, con nota Prot. N° 0035926 del 25/10/2017, ha nominato il suo Delegato scientifico, Dott.ssa Anna Benedetti (già Direttore dell’ex CRA-RPS), con funzioni importantissime, quali:
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supporto al Presidente nell’attività di verifica della corretta attuazione da parte delle Strutture di ricerca degli indirizzi definiti dal Consiglio Scientifico;
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cura della gestione dei rapporti dell’Ente con organismi di ricerca nazionali ed internazionali;
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supervisione dell’attività prestata dall’Ente, nelle materie di competenza, nei rapporti con MISE, MAE, MATTM e MiPAAF.
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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 12 del 30 ottobre 2017
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