Nel corso dell’audizione del 30 marzo presso la 7ª Commissione del Senato, nella quale il ministro Giannini ha anticipato gli aspetti più significativi di una ormai prossima definizione di stato giuridico dei ricercatori e tecnologi degli EPR, il Ministro ha anche comunicato che il CIPE ha approvato il nuovo Programma Nazionale della Ricerca (PNR). Il nuovo PNR ammonta a quasi 2,5 miliardi di euro nel triennio, compresi “500 milioni aggiuntivi destinati alla ricerca di base”. Mancano ancora, ha precisato il Ministro, alcuni ulteriori passaggi formali prima della sua presentazione ufficiale.
Il PNR è articolato in programmi e azioni, e mira ad essere, a detta del Ministro, un programma strategico coordinato dal MIUR e non “un mero esercizio amministrativo”. Le aree di intervento corrispondono alle 12 priorità di Horizon 2020, allo scopo di creare un effetto moltiplicatore tra i fondi nazionali e quelli europei.
I programmi di intervento sono 6, con risorse specifiche dedicate a ciascuno di essi: 1) l’internazionalizzazione, il coordinamento e l’integrazione delle iniziative nazionali con quelle sovranazionali; 2) l’investimento nel capitale umano; 3) il sostegno selettivo alle infrastrutture di ricerca sulla base delle indicazioni dello European strategy forum on research infrastructures (ESFRI); 4) l’incentivo al partenariato pubblico-privato; 5) il piano per il Mezzogiorno; 6) la messa a sistema di un modello di efficientamento e qualità della spesa.
Le misure previste si coordinano con l’avvio del progetto Human Technopole, al quale è destinato un investimento decennale di 1,5 miliardi di euro. Al riguardo è stata avviata, come già anticipato nella Newsletter 6/2016, la valutazione del progetto che avverrà tramite referaggio anonimo.
L’audizione del ministro Giannini proseguirà con il dibattito sul merito delle sue dichiarazioni, in data da destinarsi.