RINNOVO DEL CCNL: L’UNICA CERTEZZA E’ CHE NON CI SONO RISORSE FINANZIARIE ADEGUATE

Nei primi giorni dell’anno (precisamente il 2 gennaio, il 4 gennaio e il 9 gennaio 2018) si sono svolte tre riunioni per il rinnovo del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca (vedi comunicati ANPRI http://www.anpri.it). In merito alle risorse finanziarie che la legge di bilancio ha messo a disposizione per il rinnovo del CCNL, è apparso chiaro che le risorse stanziate non sono adeguate a soddisfare le attese dai lavoratori del comparto dopo nove anni di blocco della contrattazione. Il presidente dell’ARAN ha infatti ribadito che non ci sono margini per andare oltre gli 85 euro medi mensili concordati tra governo e CGIL-CISL-UIL nell’accordo del 30 novembre 2017 e ha poi spiegato che l’aumento medio mensile corrisponderà al 3,48% della retribuzione di ogni dipendente, percentuale già applicata per il CCNL delle funzioni centrali. Ha quindi proposto un meccanismo di “perequazione” per le retribuzioni più basse del tipo di quello concordato per il contratto delle funzioni centrali. Per quanto riguarda le richieste di parte sindacale volte a riportare nel perimetro della contrattazione le risorse stanziate nella legge 107 e nel d.lgs. 218 (art.15 “premi per meriti scientifici o tecnologici”), l’ARAN ha rimandato ogni decisione a una verifica con la parte politica (governo e istituzioni competenti).

Nel corso della riunione che si è tenuta il 9 gennaio, l’ARAN ha presentato una prima bozza di articolato per la sezione Ricerca. La delegazione FGU – Dipartimento Ricerca ha evidenziato come nella bozza dell’ARAN manchino del tutto i richiami alle discipline nazionali ed europee (Carta dei Ricercatori e European Framwework for Research Career), nonostante l’Atto di indirizzo li consideri “punti fondamentali di riferimento del contratto”. FGU ha quindi chiesto all’ARAN di confermare il mantenimento di una distinta disciplina per Ricercatori e Tecnologi ed esplicitare con chiarezza i temi che saranno oggetto di trattativa. FGU – Dipartimento Ricerca ritiene infatti indispensabile che la discussione possa rapidamente entrare nel vivo e affrontare i tanti problemi che la lunga “vacanza contrattuale” che dura ormai da 9 anni ha lasciato aperti e irrisolti, considerato anche che dei temi relativi alle figure professionali, alle opportunità di valorizzazione delle professionalità e ai modelli di progressione economica per i vari livelli si dovrebbe occupare una commissione paritetica ARAN-Sindacati da istituire entro 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto.

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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 1 del 24 gennaio 2018

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