CNR: Lettera su Piano di fabbisogno dott.ssa Gabrielli (10 luglio 2017)

Roma, 10 luglio 2017

Prot. n. 34/2017

 

Alla Dott.ssa Annalisa Gabrielli

Direttore DCGRU

annalisa.gabrielli@cnr.it

 

e, p.c.

Al Presidente CNR

presidenza@cnr.it

 

Alle OO.SS.

rosa.ruscitti@cnr.it

organizzazione@flcgil.it

cisl.ricerca@mclink.it

marcelloleoni@vodafone.it

f.pagani@cisl.it

nazionale@uilrua.it

americo.maresci@cnr.it

segreteria@usiricerca.it

ivan.duca@cnr.it

 

Oggetto: Piano Triennale di fabbisogno del personale 2017-2019

 

Egregia Dott.ssa Gabrielli,

facendo seguito alla riunione tenutasi il giorno 7 luglio 2017 “Informativa su: “Piano Triennale di Fabbisogno del personale 2017-2019”, la scrivente O.S. con la presente intende puntualizzare quanto esposto nel corso della riunione.

L’ANPRI ritiene che l’informativa fornita non sia idonea rispetto alla complessità della situazione e che non sia in grado di esprimere, pur nella sua correttezza formale, le potenzialità e le necessità del CNR.

A fronte di una stima di circa 4.000 precari presenti al CNR, alle potenzialità di ricerca che il CNR potrebbe dispiegare nei prossimi anni con l’immissione di giovani ricercatori e tecnologi, alla non procrastinabile necessità di valorizzare con il dovuto riconoscimento di carriera coloro che in questi anni hanno consentito all’Ente di raggiungere traguardi significativi, si valuta del tutto insoddisfacente il “Piano di Fabbisogno 2017-2019” presentato, composto di tre pagine occupate da tre tabelle che, senza nessuna spiegazione in merito,  prevedono un totale di 128 posti complessivi (tutti i profili e livelli) nei prossimi tre anni.

Le tabelle, inoltre, non erano neanche accompagnate da informazioni sui costi previsti, che consentissero di conoscere quanto fosse il costo del personale finale così incrementato rispetto al totale che a norma del D.lgs. n. 218/2016 può essere preso in considerazione per la determinazione del tetto massimo di spesa per il personale.

L’ANPRI chiede pertanto, con urgenza:

– che l’Amministrazione, preliminarmente a informative e proposte di merito, fornisca un quadro preciso della situazione dei Precari nell’Ente, dove sia possibile evincere quante siano le figure potenzialmente interessate dalle recenti e precedenti normative, quali contratti possiedano (tempo determinato o altre tipologie di lavoro flessibile), modalità di assunzione (concorso, chiamata diretta, ecc. ), dove prestino servizio (dipartimento, istituto, sede principale/secondaria, località) e con quale anzianità di precariato. Questa informazione minima è funzionale alla predisposizione di una strategia interna per programmare le assunzioni in base alle  effettive esigenze dell’Ente e non solo  per anzianità;

– che sia formulato un Piano di fabbisogno che rispecchi le effettive necessità di sviluppo dell’Ente, e presenti opportune strategie per l’assorbimento del precariato, in base alla pianificazione strategica dell’Ente, indicando con chiarezza, anche al fine di una opportuna informativa al Ministro vigilante e al Governo, le risorse necessarie per una regolare e pianificata ripresa del reclutamento “ordinario”, necessario per garantire l’immissione nei prossimi anni di giovani ricercatori e tecnologi, che definisca una programmazione chiara e con tempi e risorse certe finalizzata ad un’effettiva riattivazione della carriera dei ricercatori e tecnologi;

– che si proceda con ulteriori tavoli di confronto con le OO.SS. (e non di sola informativa) sul piano di fabbisogno per concordare la strategia di applicazione del D.lgs. n. 75/2017;

– che l’Amministrazione chiarisca quando consideri soddisfatte le condizioni di cui all’art. 20 comma 1 e comma 2;

– che la documentazione relativa alle riunioni sia fornita con un anticipo congruo in modo da consentire un esame della stessa e l’elaborazione di proposte da portare ai tavoli di confronto;

– che l’Amministrazione adotti comportamenti trasparenti nelle relazioni sindacali informando tempestivamente dell’istituzione di commissioni, gruppi di lavoro e simili, chiamati a produrre documenti, pareri ed altro riguardo questioni che attengono gli interessi dei lavoratori.

 

L’ANPRI si impegna, come sempre, a fornire il proprio fattivo contributo partecipando a tavoli di confronto cui verrà chiamata.

 

ANPRI CNR

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