Si è tenuto venerdì 21 luglio un incontro tra le OO.SS. rappresentative del comparto, tra cui FGU- Ricerca, e una delegazione della ConPER (Consulta dei Presidenti degli Enti pubblici di Ricerca), presieduta dal prof. Inguscio, per un confronto sul percorso di stabilizzazione del personale precario negli EPR. Il Coordinatore Generale di FGU-Ricerca (Segretario generale ANPRI), in particolare, ha chiesto ai Presidenti degli Enti di presentare al Governo un piano complessivo di rilancio del sistema della ricerca pubblica, che comprenda non solo le risorse necessarie per il processo di stabilizzazione, ma anche quelle indispensabili per sostenere una programmazione di medio-lungo periodo dello sviluppo delle attività di ricerca degli Enti. Di questa programmazione, che deve poter contare su fondi stabili, dovrà necessariamente far parte la pianificazione del reclutamento ordinario di giovani ricercatori e tecnologi e la ripresa delle progressioni di carriera per il personale di ruolo.
Il prof. Inguscio, a nome della ConPER, pur confermando l’intenzione dei Presidenti di avviare e completare nel prossimo triennio il processo di stabilizzazione del precariato, ha ribadito le difficoltà finanziare in cui si trovano attualmente gli EPR (a cominciare proprio dal CNR). Ha quindi riconosciuto che l’assenza di una vera politica di reclutamento, conseguente al prolungato blocco delle assunzioni, sta determinando il rischio di disperdere le molte ed elevate professionalità che operano nel mondo della ricerca .
La ConPER ha poi diffuso una nota nella quale si chiede al Governo di riconoscere agli EPR le necessarie risorse aggiuntive per stabilizzare il precariato e garantire l’autonoma programmazione. Viene inoltre proposto di modificare il d.lgs. 218/2016 al fine di introdurre politiche di selezione e valorizzazione del personale in linea con gli standard internazionali.
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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 10 del 28 luglio 2017.
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