I Sottosegretari al MIUR del governo Renzi sono Roberto Reggi, Angela D’Onghia e Gabriele Toccafondi, nomine che appaiono più dettate dai soliti criteri spartitori che dalla presenza specifiche competenze ed esperienze in materie così critiche come quelle di istruzione e ricerca.
Angela D’Onghia è un’imprenditrice e politica italiana, nata a Bari nel 1962, attualmente presidente della Nocese Manifatture Srl, società
barese che opera nel settore dell’abbigliamento, e della Sezione Moda della Confindustria Bari. È senatrice della XVII Legislatura,aderente al gruppo parlamentare “Per l’Italia” formatosi a metà dicembre scorso
dopo la scissione da Scelta Civica. Nel corso della legislatura è stata membro della 10ª Commissione permanente (Industria, commercio,
turismo) e, attualmente, è membro della 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) e della Commissione parlamentare
per la semplificazione.
Roberto Reggi è un politico italiano, nato a Fiorenzuola d’Arda nel 1960, è stato sindaco di Piacenza dal 2002 al 2012. Laureato in ingegneria elettrotecnica, ricopre il ruolo di responsabile
della programmazione della produzione e della vendita di energia elettrica per Eurogen (azienda specializzata in elettrogenerazione).
Nel 2007, Reggi fu un forte sostenitore di Enrico Letta come candidato alla guida del Partito Democratico ma, ad agosto 2012, ha iniziato a collaborare con Matteo Renzi per organizzare la sua candidatura alle
primarie nazionali del centrosinistra del 2012. In seguito alla sconfitta di Renzi alle primariedel 2012, Reggi fu escluso dalle candidature del PD per il rinnovo del Parlamento.
Gabriele Toccafondi, nato a Firenze nel 1972, laureato in Scienze Politiche, è stato Sottosegretario MIUR anche nel precedente Governo
Letta. Dirigente di cooperativa, è stato coordinatoredel PdL di Firenze e deputato con il PdL dal 2008 al 2013, facendo parte della 5ª
Commissione “Bilancio, tesoro e programmazione”, ed ora è il coordinatore regionale in Toscana del Nuovo Centro Destra. La sua attività istituzionale, in qualità di Sottosegretario del MIUR sotto il Governo Letta, sembra essere stata limitata, consistendo in pochi interventi su alcuni disegni di legge (vedi “Scheda di attività: Interventi su DDL” sul sito ufficiale del Senato) e alcune risposte ad interrogazioni parlamentari (vedi “Scheda di attività: Interventi
su attività non legislative” sul sito ufficiale del Senato).
Come già accaduto in occasione della prima nomina di Toccafondi nel Governo Letta, anche la nomina di Reggi appare essere una compensazione per la sua assenza dal Parlamento. Purtroppo, non soltanto è triste assistere, ancora una volta, alla ripetizione di un rituale spartitorio fra i partiti della maggioranza (in questa occasione, “Per l’Italia”, NCD e PD), ma è sconfortante pensare che i problemi chiave della ricerca e dell’istruzione dovranno essere cogestiti da politici “paracadutati” casualmente su una poltrona del MIUR, senza alcuna specifica preparazione.