L’applicazione dell’istituto del Lavoro Agile a Ricercatori e Tecnologi, esplosa a causa dell’emergenza pandemica, sta per diventare un importante problema in condizioni ordinarie.
La ragione è semplice: nell’attuale condizione normativa il Lavoro Agile non è applicabile a Ricercatori e Tecnologi (R&T) ed è urgente l’analisi dello stato di fatto per l’elaborazione di proposte, coerenti con le attività che R&T devono svolgere, in grado di evitare che venga vanificato quanto conquistato in termini di efficacia con l’art. 58 del vigente CCNL, che pure necessita di importanti miglioramenti.
ANPRI intende promuovere un dibattito serrato e propositivo per evitare l’utilizzo di uno strumento che nell’attuale previsione normativa non è applicabile al lavoro svolto da R&T.
Per avviare questa iniziativa proponiamo alla vostra lettura alcuni documenti e attendiamo vostri commenti e proposte.
Il lavoro agile negli enti pubblici di ricerca
Il tempo dello Smart Working. La PA tra conciliazione, valorizzazione del lavoro e dell’ambiente. Primi risultati dell’indagine nazionale su lavoro agile e telelavoro nel settore pubblico