La scorsa settimana la Camera ha approvato il DDL 3098 riguardante la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche in un testo che, in Commissione prima e in Aula poi, è stato modificato in diversi punti rispetto al testo definito dal Senato in prima lettura. Il provvedimento ritorna, quindi, a Palazzo Madama, dove prevedibilmente non saranno introdotte ulteriori modifiche (cosa che comporterebbe un nuovo passaggio alla Camera) e il testo sarà quindi definitivamente approvato prima della pausa estiva dei lavori parlamentari.
Per quanto riguarda l’art. 10, specificatamente dedicato agli Enti di ricerca, in Commissione Affari Costituzionali era stato eliminato il riferimento alla definizione del ruolo dei Ricercatori e Tecnologi introdotta al Senato (vedi Newsletter 13/2015). Nel passaggio in Aula, il testo non ha subito sostanziali variazioni. Infatti, è stato approvato solo un emendamento “tecnico” che prevede il coinvolgimento non solo del MIUR ma anche degli altri Ministeri vigilanti sugli EPR nella predisposizione dei decreti delegati. Questo coinvolgimento allargato, se da un lato sottolinea opportunamente che gli EPR non sono solo quelli vigilati dal MIUR, dall’altro promette di creare difficoltà alla predisposizione delle bozze dei decreti a causa delle note “gelosie” interministeriali. Difficoltà che potrebbe comportare ulteriori annacquamenti della portata innovativa della norma, magari proprio riguardo alla applicazione della Carta Europea dei ricercatori e del documento European Framework for Research Careers.
Ricordiamo che quest’ultimo documento prevede la classificazione dei ricercatori secondo quattro profili:
- R1 – First Stage Researcher (up to the point of PhD)
- R2 – Recognised Researcher (PhD holders or equivalent who are not yet fully independent)
- R3 – Established Researcher (researchers who have developed a level of independence)
- R4 – Leading Researcher (researchers leading their research area or field).
Tale classificazione è basata sulla definizione di Ricercatore (che comprende di fatto anche i Tecnologi che non svolgono compiti amministrativi) del Manuale di Frascati: “Researchers are professionals engaged in the conception or creation of new knowledge, products, processes, methods and systems and also in the management of the projects concerned”.
È da segnalare che, tra i molti emendamenti bocciati dall’Aula della Camera, figurano anche due emendamenti presentati dall’on. D’Uva e da altri parlamenti M5S che intendevano ristabilire l’esplicito riferimento allo stato giuridico di Ricercatori e Tecnologi dell’emendamento presentato dal sen. Bocchino in Aula al Senato.
Da notare che sui due emendamenti si è espresso sfavorevolmente, oltre al Governo e al relatore di maggioranza, l’on. Carbone del PD, anche uno dei due relatori di minoranza, l’on. Quaranta di SEL.
Segnaliamo infine che, in merito all’art. 9, che riguarda il riordino della dirigenza pubblica, non sono stati introdotti alla Camera cambiamenti che possano direttamente interessare i Ricercatori e Tecnologi degli Enti di ricerca.
Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI del 23 giugno 2015.
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