Comunicato del 6 aprile 2016 Contro il prelievo dei residui firma la petizione “Restituiteci i nostri soldi: dobbiamo fare ricerca”

L’ANPRI, in seguito alla disposizione del Direttore Generale f.f. del CNR di prelevare dalle “casse” degli Istituti i fondi residui provenienti da tutte le fonti di finanziamento (interne ed esterne) relativi agli anni fino al 2011 e i fondi residui provenienti da fonti interne (FOE) relativi agli anni 2012 e 2013, allo scopo di colmare il buco di bilancio di oltre 19 milioni di euro, ha lanciato la Petizione

Restituiteci i nostri soldi: dobbiamo fare ricerca

indirizzata al Presidente del CNR con la quale gli chiediamo “di far annullare immediatamente il provvedimento del Direttore Generale, in modo da far tornare nella piena disponibilità degli Istituti e dei suoi Ricercatori e Tecnologi tutti i finanziamenti residui e di puntare, altresì, ad una più razionale ed oculata gestione delle attività amministrative del CNR, nella logica che in un Ente di Ricerca è la parte amministrativa al servizio delle esigenze dell’attività di ricerca, e non già il contrario” (il testo completo della Petizione è qui allegata).

È innegabile, infatti, che la sottrazione di queste risorse, molte delle quali relative a progetti “premiali” e progetti “Bandiera” ancora in corso di svolgimento (e sui quali i ricercatori e tecnologi sono tenuti a predisporre il rendiconto scientifico) significa causare un danno incalcolabile all’Ente e ai suoi Ricercatori e Tecnologi, in termini di pubblicazioni mancate, di congressi e bandi competitivi cui non potremo partecipare, di contratti con privati cui dovremo rinunciare.

 

Per aderire anche tu a questa petizione vai su:

http://www.petizioni24.com/restituiteci_i_nostri_soldi

Per questa e per altre azioni a tutela dei diritti dei Ricercatori e Tecnologi

rafforza subito l’ANPRI.

Iscriviti su http://www.anpri.it/

 

Gianpaolo Pulcini
Segretario Nazionale, Responsabile CNR

 

Allegato Petizione “Restituiteci i nostri soldi per fare ricerca”