Il CNR ha recentemente approvato il nuovo Disciplinare per l’associazione di personale di ricerca, in applicazione dell’art. 17 del Regolamento del Personale, che va a sostituire il precedente Disciplinare del 2007.
Una novità, per noi positiva, introdotta dal nuovo Disciplinare è la definizione di tre differenti categorie di Associazione: a) Associazione con incarico di ricerca; b) Associazione con Incarico di collaborazione; e c) Associazione con incarico di collaborazione senior.
Per tutte e tre le categorie di associazione, il Disciplinare prevede però un iter burocratico che, se può trovare giustificazione per gli Associati di categoria a), i quali dovranno svolgere “attività di ricerca con continuità e impegno scientifico prevalente nell’ambito dei programmi e delle strutture scientifiche del CNR” e “possono accedere a tutte le funzioni e responsabilità assegnabili al personale dipendente del CNR con qualifica equipollente”, risulta incomprensibile per quanto riguarda le altre due categorie di Associati.
Infatti, anche per gli altri Associati, i quali – come previsto dal precedente Disciplinare – “collaborano alle attività delle strutture scientifiche del CNR per lo svolgimento di specifiche attività progettuali” e il cui impegno di tempo è da concordare con “il direttore di Istituto in relazione alle attività da svolgere”, il nuovo Disciplinare prevede che:
- il conferimento dell’associazione è disposto dal Direttore di Istituto su domanda dell’interessato, corredata di curriculum ed indicazione delle tematiche di ricerca per le quali si richiede l’associazione,
- il provvedimento è adottato previo parere non vincolante del Consiglio di Istituto, sentito anche il Consiglio dei Direttori di Dipartimento,
- il Direttore di Istituto dà comunicazione dei relativi provvedimenti, corredata da curriculum, al Direttore di Dipartimento di afferenza, che a sua volta lo inoltra al Presidente,
- il Consiglio di Amministrazione, infine, autorizza annualmente il conferimento delle associazioni.
Un iter quindi molto più complesso e lungo di quanto previsto dal precedente Disciplinare (che giustamente si limitava al parere del Consiglio di Istituto!) e del tutto incompatibile con i tempi concessi dall’attività di ricerca, tempi che richiedono il perfezionamento del conferimento di Associazione in pochi giorni dall’inoltro della domanda, al fine di consentire l’immediata partecipazione alle attività di ricerca, garantendo la piena copertura assicurativa e la possibilità di rimborsare spese di missione e di formazione. Un iter che – è giusto sottolineare – è tutto farina del sacco del CNR, dato che non c’è norma di legge, parere della Funzione Pubblica o raccomandazione del MEF che suggerisca o imponga una simile procedura!
Sia l’ANPRI che numerosi Direttori di Istituto hanno chiesto ai vertici dell’Amministrazione di modificare e snellire in maniera significativa il nuovo Disciplinare e sembra che l’Ente stia provvedendo a tal fine.
Un timore però ci assale: quanto contenuto nel nuovo Disciplinare è frutto di un’indigestione di burocrazia da parte del CNR o da una deriva accentratrice e verticistica? L’indigestione passa, ma la deriva può essere lunga da fermare!
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