Il 12 ottobre u.s. il CIRA SCpA e la RSU hanno firmato un nuovo accordo di secondo livello, nel quale l’ANPRI ha avuto un ruolo di primo piano, in termini di promozione e preparazione dell’accordo, di sensibilizzazione dei colleghi sulle tematiche in esso trattate e di contrattazione con l’azienda. La nuova Piattaforma Integrativa rappresenta non solo un’opportunità di crescita per i dipendenti del CIRA ma vuole essere uno strumento di determinazione dell’identità stessa del nostro Centro, come istituzione di ricerca e come assegnatario di una missione di interesse pubblico.
La natura del CIRA di istituzione di ricerca è coerente con tutti gli articoli dell’accordo che definiscono le relazioni tra dipendenti ed azienda in un’ottica complessiva di valorizzazione delle competenze, formazione continua, sostegno all’accrescimento della conoscenza, premialità dell’eccellenza, sprone ad essere parte attiva della comunità tecnico‐scientifica di riferimento (Sistema Professionale, Formazione, Flessibilità oraria, Lavoro agile e Conciliazione dei tempi di vita e lavoro, Coinvolgimento paritetico dei lavoratori, Promozione dell’autoimprenditorialità, Promozione della protezione della proprietà intellettuale). L’accordo di secondo livello rafforza quindi l’idea di un CIRA aperto al sistema paese, la cui natura “altruistica” di motore di sviluppo sia decisamente più rilevante della sua natura “individualista” di impresa, in cui il trasferimento del know how sia prioritario rispetto alla protezione strategica dello stesso. Del resto la strategia dell’open innovation oggi giorno è considerata di primaria importanza non solo da parte delle istituzioni pubbliche ma anche da molte imprese private di successo.
L’ANPRI continuerà a promuovere, in tutte le sedi aziendali competenti, i principi espressi nella suddetta piattaforma, vigilando che sia correttamente recepita ed applicata in modo da garantire che il CIRA possa tenere il passo degli altri centri di ricerca nazionali ed europei già in linea con i principi ispiratori della Carta Europea dei Ricercatori.
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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 12 del 30 ottobre 2017
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