L’ANVUR ha pubblicato l’elenco dei beneficiari del FFABR, “Fondo per il finanziamento delle attività base di ricerca, istituito dalla Legge di Bilancio 2017 232/2016, comma 295, all’interno del Fondo per il finanziamento ordinario delle università statali, di cui all’articolo 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
http://www.anvur.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1267:pubblicazione-elenco-dei-beneficiari-del-fondo-di-finanziamento-per-le-attivita-base-di-ricerca&catid=85:finanziamento-attivita-base-ricerca-news-it&lang=it&Itemid=761
Questo finanziamento destinato a incentivare l’attività base di ricerca dei professori di seconda fascia e dei ricercatori delle università statali, prevede il pagamento di 3.000 euro a favore dei ricercatori e dei professori associati che hanno fatto domanda di partecipazione. Il numero massimo di beneficiari previsto dalla norma è di 15.000 (di cui il 75% ricercatori e il 25% professori associati) con uno stanziamento di 45 milioni di euro per il 2017 che si prevede di mantenere negli anni a venire. I risultati tuttavia mostrano che sono stati distribuiti solo 9.466 premi, utilizzando quindi solo due terzi della somma stanziata. Secondo ROARS (https://www.roars.it/online/il-flop-del-ffabr-un-brutto-scherzo-degli-economisti-renziani-alla-ministra-fedeli/) il risultato poco incoraggiante dipende dal sistema di selezione degli aventi diritto, “congegnato in modo tale da premiare con un “sostanzioso finanziamento” il top 12,5% degli associati ed il top 37,5% dei ricercatori, secondo i soliti irriproducibili criteri messi a punto da ANVUR”.
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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 13 dell’11 dicembre 2017
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