L’ANVUR ha comunicato nei giorni scorsi il lancio del Progetto I.R.ID.E. (Italian Research IDentifier for Evaluation) da parte di ANVUR, CRUI e CINECA.
Il progetto ha lo scopo di dotare tutti coloro che in Italia operano nella ricerca (docenti, ricercatori universitari e degli enti di ricerca, dottorandi e post-doc) di un codice univoco, l’ORCID (Open Researcher and Contributor ID), che li identificherà a livello internazionale e consentirà di evitare i problemi legati ad ambiguità ed errori di identificazione nell’associazione ricercatore-pubblicazione. Tale codice sarà utilizzato già in occasione dell’imminente valutazione VQR 2011-2014, come anticipato in questa stessa Newsletter.
A differenza di altri codici identificativi, ORCID non è legato a soggetti commerciali (Web of Science o Scopus), né a iniziative disciplinari 11/13 (PubMed, RePEc, arXiv). È invece un identificativo globalmente diffuso e interdisciplinare, che può essere utilizzato tanto dai ricercatori di area bibliometrica quanto da quelli di area umanistica.
Oltre 33.000 ricercatori italiani si sono già dotati di un proprio codice ORCID.
ORCID è gestito da un’organizzazione internazionale, interdisciplinare e no-profit, il cui scopo è quello di creare e mantenere un registro di identificativi univoci e di collegare tali identificativi alle pubblicazioni e alle attività di ricerca di ciascun ricercatore.
Per maggiori informazioni si possono consultare i documenti “ORCID ID” e “Il progetto I.R.ID.E”.
Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI del 23 luglio 2015.
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