Il gruppo di ricercatori coordinato da Francesco Bonaccorso, Direttore Scientifico della start-up BeDimensional e Visiting Scientist dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e in collaborazione con Enel Green Power ha recentemente ingegnerizzato elettrodi commerciali in grafite mediante l’aggiunta di grafene, il materiale delle meraviglie. Hanno così migliorato l’efficienza energetica delle batterie a flusso al vanadio, un metallo di transizione, portandola dall’80 a quasi il 94%.
Le batterie a flusso sono speciali dispositivi elettrochimici più ecosostenibili e più sicuri delle convenzionali batterie al litio. Infatti, l’estrazione del litio dai suoi minerali di origine sta diventando sempre più dispendiosa e gravosa sia a livello economico che ambientale. Invece, il vanadio può essere facilmente recuperato dai residui della produzione dell’acciaio o da sottoprodotti della combustione nelle centrali termoelettriche. Inoltre, le batterie a flusso sono intrinsecamente più resistenti ai problemi di sovraccarico e surriscaldamento, con la conseguente semplificazione del sistema di raffreddamento e di controllo elettronico della batteria.
Questo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Chemistry of Materials, non solo dimostra quanto sia efficace ai fini delle prestazioni elettrochimiche l’uso di materiali bidimensionali come il grafene, ma costituisce, al tempo stesso, un virtuoso esempio di collaborazione e sinergia tra il mondo della ricerca e quello dell’industria.
Testimonia, infatti, di un lusinghiero sforzo teso a sviluppare e commercializzare tecnologie essenziali per la transizione ecologica e per vincere la sfida sempre più globale verso un’economia ecosostenibile, in accordo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Approfondimenti: https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.chemmater.1c00763