Anche per la Corte dei Conti, Sezione del controllo sugli enti, al CNR solo i tecnici e gli amministrativi fanno carriera, mentre i Ricercatori e Tecnologi sono “condannati” a rimanere al livello iniziale a causa di percorsi di carriera per loro fortemente penalizzanti.
Infatti, a pag. 14 della Delibera n. 88/2015 e Relazione del 21 luglio scorso riguardante l’esercizio finanziario 2013 del CNR, la Corte sottolinea che “più del 72% dei ricercatori e del 73,2% dei tecnologi appartiene al livello iniziale – rispetto al personale tecnico e amministrativo che si concentra nei profili apicali in funzione di una dinamica che ha fortemente risentito dei percorsi selettivi interni”.
Inoltre, per quanto riguarda la composizione del personale a tempo indeterminato, di cui il 54,7% è costituito da Ricercatori, il 6,8% da Tecnologi, e il 38,4% da “personale di supporto tecnico-amministrativo”, la Corte ritiene che il personale di supporto sia “ancora sovradimensionato rispetto alla mission dell’ente”, nonostante un rallentamento negli ultimi anni del relativo turn over.
Eppure, nonostante quanto evidenziato dalla Corte dei Conti, che non crediamo possa essere tacciata di corporativismo, il CNR con l’ultimo Piano Triennale 2015-2017 (Provvedimento n. 56/2015 del Presidente Nicolais) ha deliberato tagli agli organici dei livelli apicali dei Ricercatori (-321 posti da Dirigente di Ricerca e Primo Ricercatore) al fine di realizzare ulteriori progressioni di livello del personale tecnico ed amministrativo (417 progressioni nel solo 2015!), come candidamente (e ufficialmente) ammesso dallo stesso CNR che, a pag. 81 del Piano Triennale, scrive “Aspetto più rilevante è la sottoscrizione dell’accordo integrativo riguardante la realizzazione di 417 posizioni (comprendenti anche quelle pari a n. 127 già approvate nel precedente piano) per le progressioni per i livelli IV – VIII previste dall’art. 54 del CCNL stipulato in data 21.2.2002 con decorrenza 2015. Al fine di realizzare tale programma è stato necessario generare capienza nella dotazione organica dei corrispondenti livelli IV -‐ VIII tramite utilizzo della disponibilità di costo di dotazione organica dei livelli I – III. L’ammontare di costo di dotazione organica utilizzata è pari a circa 5,3 milioni di euro”.
Ti rinnoviamo quindi l’invito, qualora tu non lo avessi ancora fatto, a sottoscrivere la lettera inviata al ministro Giannini (vedi allegato) per chiedere al Ministro di non approvare i pesanti tagli alle piante organiche dei Primi Ricercatori e dei Dirigenti di Ricerca deliberati dal Consiglio di Amministrazione del CNR il 2 luglio scorso, “anche in coerenza con quanto previsto dal decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012 (“spending review”) che escludeva il taglio degli organici dei Ricercatori e Tecnologi degli EPR, e di intervenire autorevolmente per reperire le risorse aggiuntive necessarie per consentire una effettiva progressione di carriera dei Ricercatori e Tecnologi nel CNR, i cui livelli apicali sono attualmente ridotti ad un quarto di quanto in media presente negli altri EPR”.
No ai tagli alle piante organiche dei Ricercatori del CNR
Gianpaolo Pulcini
Segretario Nazionale, Responsabile CNR