Il CNR ha provvisoriamente provveduto alla ripartizione tra i sette Dipartimenti degli 82 posti che il ministro Giannini ha assegnato al CNR nell’ambito del piano straordinario di reclutamento di 215 Ricercatori presso gli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR (vedi Newsletter 5/2016). Ripartizione che non può che essere provvisoria in quanto il CdA, in attesa che la Corte dei Conti dia il via libero al piano straordinario di reclutamento, non ha ancora deliberato sulla questione.
Gli 82 posti sono stati ripartiti in maniera quasi proporzionale alla “dimensione” dei dipartimenti, ossia al numero di Ricercatori in servizio presso gli Istituti afferenti a ciascun Dipartimento, cosicché, ad esempio, al Dipartimento di “Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti” toccherebbero 15 posti, al Dipartimento di “Scienze Biomediche” andrebbero 14 posti e al Dipartimento di “Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale” verrebbero assegnati 7 posti.
Si sarebbe deciso, sempre in via provvisoria, di bandire i posti per le “Aree strategiche” che ciascun Dipartimento sta definendo in numero non superiore a 4 per ciascun Dipartimento. I vincitori sceglieranno liberamente dove andare a lavorare, anche se ancora non si sa se la scelta della sede avverrà nell’ambito di una rosa ristretta di Istituti e sedi afferenti, ad esempio, al Dipartimento di riferimento della rispettiva Area strategica.
Ricordiamo che, ai sensi del decreto del ministro Giannini, gli Enti dovranno dare “priorità all’ingresso di giovani studiosi di elevato livello scientifico che non facciano già parte dei ruoli di ricercatore a tempo indeterminato degli Enti di ricerca, fatta salva la possibilità per i titolari di contratto di ricerca a tempo determinato di accedere alle procedure di selezione”, ove per giovani studiosi si intendono soggetti che abbiano conseguito un PhD da non più di 5 anni. Tale limite temporale di 5 anni non può però in alcun modo costituire requisito per la partecipazione al concorso ma solo titolo preferenziale.
I criteri di merito da inserire nei bandi dovranno valorizzare ”prioritariamente, oltre al-la qualità della produzione scientifica, l’aver ottenuto particolari riconoscimenti nazionali o internazionali; l’aver diretto o coordinato progetti di ricerca competitivi nazionali o internazionali e l’aver maturato almeno tre anni di esperienza, a qualsiasi titolo, in centri di ricerca, nazionali o internazionali, pubblici o privati”.
Il CNR, così come gli altri Enti, dovrà completare le assunzioni previste entro la fine del 2016 al fine di non perdere i finanziamenti previsti a decorrere dal 2017. Infatti, le risorse assegnate dal MIUR ma non utilizzate dal-l’Ente con le suddette assunzioni entro la fine del 2016, saranno assegnate, a decorrere dal 2017, agli altri Enti che hanno completato nel 2016 le assunzioni loro assegnate, proporzionalmente al numero di posti già assegnati col decreto di febbraio, consentendo loro l’assunzione di altri Ricercatori.