Si è tenuto venerdì 21 luglio un incontro tra le OO.SS. rappresentative del comparto, tra cui FGU-Ricerca, e una delegazione della ConPER (Consulta dei Presidenti degli Enti pubblici di Ricerca), presieduta dal prof. Inguscio, per un confronto sul percorso di stabilizzazione del personale precario negli EPR.
Tutte le OO.SS. presenti hanno sollecitato la ConPER a chiedere con forza al Governo un investimento straordinario per incrementare i fondi di finanziamento degli Enti chiamati ad assorbire il precariato storico nel triennio 2018-2020, come il D.lgs. n. 75/2017 consente di fare.
E’ stato poi ribadito che gli Enti che non hanno superato il limite di spesa dell’80% posto dal D.lgs. 218/2010, possono, nel frattempo, procedere ad assunzioni già nel 2017.
Le OO.SS. hanno inoltre sollecitato un intervento sulla Funzione Pubblica affinché sia esplicitato in maniera inequivocabile che gli assegni di ricerca sono da riconsiderarsi nell’ambito del lavoro flessibile, fugando ogni equivoco sul loro diritto a rientrare nel processo di stabilizzazione.
Il Coordinatore Generale di FGU–Ricerca (Segretario generale ANPRI), in particolare, ha chiesto ai Presidenti degli Enti di presentare al Governo un piano complessivo di rilancio del sistema della ricerca pubblica, che comprenda non solo le risorse necessarie per il processo di stabilizzazione, ma anche quelle indispensabili per sostenere una programmazione di medio-lungo periodo dello sviluppo delle attività di ricerca degli Enti. Di questa programmazione, che deve poter contare su fondi stabili, dovrà necessariamente far parte la pianificazione del reclutamento ordinario di giovani ricercatori e tecnologi e la ripresa delle progressioni di carriera per il personale di ruolo.
Il prof. Inguscio, a nome della ConPER, pur confermando l’intenzione dei Presidenti di avviare e completare nel prossimo triennio il processo di stabilizzazione del precariato, ha ribadito le difficoltà finanziare in cui si trovano attualmente gli EPR (a cominciare propri dal CNR). Ha quindi riconosciuto che l’assenza di una vera politica di reclutamento, conseguente al prolungato blocco delle assunzioni, sta determinando il rischio di disperdere le molte ed elevate professionalità che operano nel mondo della ricerca e si è impegnato a sensibilizzare il Governo affinché consideri la Ricerca un investimento per il futuro del paese e non una spesa.
La delegazione FGU-Dipartimento Ricerca
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