Comunicato 30 marzo 2016 INGV
In attesa della nomina del nuovo Presidente, è opportuno fare alcune riflessioni sulla situazione INGV, auspicando che possano contribuire alla successiva definizione di una linea di governo dell’Ente caratterizzata da un concreto coinvolgimento della comunità scientifica e del personale tecnico-amministrativo.
1. In merito al piano dei concorsi 2014-2016 si è puntualmente verificato lo stallo paventato nei comunicati ANPRI dal 2014 al 2015, quando più volte è stato suggerito lo scorrimento delle graduatorie.
Il contenzioso generato dalle decisioni dell’Ente ha portato alla sentenza del TAR di annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della Delibera del CdA INGV N. 151 del 24/11/2014, relativa al Piano di Assunzioni INGV. A questa sentenza, INGV ha proposto appello al Consiglio di Stato. Ciò a fronte di un parere dell’Ufficio Affari Legali che, opportunamente, ha consigliato ai vertici INGV di non procedere all’espletamento dei concorsi relativi alla Delibera sospesa dal TAR, sussistendo il concreto rischio di dover ribandire tutti i concorsi.
Sarebbe bastato, come ha chiesto l’ANPRI più volte, applicare le norme vigenti in modo da evitare di discriminare alcuni colleghi precari, ormai al limite della sopportazione. Si sarebbe almeno potuto procedere con la predisposizione di delibere separate, per lo scorrimento e per il resto dei concorsi, al fine di limitare i prevedibili danni, che poi si sono verificati.
2. Di particolare criticità, ma non certo l’unica, è la condizione che si è determinata nella Sezione INGV di Napoli, al punto da determinarne il commissariamento (peraltro successivamente sospeso dal TAR della Campania).
3. Sono da considerare con grande attenzione le modalità, improntate a forte discrezionalità, con cui sono “decurtati” i fondi esterni ai ricercatori e tecnologi e gestiti i fondi erogati all’INGV dal Dipartimento della Protezione Civile, che sembrano non cogliere le priorità indicate dalla committenza.
4. Si devono rilevare, con viva preoccupazione per la corretta funzionalità dell’Ente, i numerosi esposti all’ANAC che, anche prescindendo dal merito, segnalano una situazione generale meritevole di grande attenzione da parte del Ministero vigilante.
5. E’ necessaria una maggiore e più ampia trasparenza per quanto riguarda la gestione della sede di Pisa e il mancato coinvolgimento dei direttori di struttura nelle scelte relative a progetti nazionali ed europei di grande rilievo.
6. I Regolamenti, infine, mostrano pesanti limiti derivanti da una farraginosa impalcatura organizzativa (strutture, sezioni, infrastrutture, linee di ricerca) che ha generato confusione e conflittualità.
L’ANPRI ha costantemente rilevato ed evidenziato nelle sedi opportune le situazioni che in questi anni hanno condizionato negativamente le attività di ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi. Situazioni che hanno di sovente minato la serenità del personale, determinato condizioni di conflittualità e, conseguentemente, di degrado della funzionalità dell’Ente.
La situazione che emerge dalle riflessioni proposte richiede evidentemente un sostanziale e deciso cambio di rotta che non potrà essere realizzato senza la partecipazione e il coinvolgimento del personale. L’ANPRI auspica, pertanto, che il Presidente che verrà scelto per guidare l’INGV nei prossimi anni sappia rendere la comunità scientifica dell’Ente protagonista del governo scientifico dell’Ente e del suo rilancio.
La Segreteria Nazionale ANPRI