Ieri, giovedì 4 gennaio, è continuato l’incontro tra ARAN e OO.SS. per la trattativa sul contratto del Comparto Istruzione e Ricerca. Sono state affrontate, come concordato nella riunione precedente, le questioni di carattere più generale: risorse economiche e relazioni sindacali .
In merito alle risorse che la legge di bilancio ha messo a disposizione per il rinnovo del CCNL, è apparso chiaro che le risorse stanziate non sono adeguate a soddisfare le attese dai lavoratori del comparto dopo nove anni di blocco della contrattazione.
Il presidente dell’ARAN ha infatti ribadito che non ci sono margini per andare oltre gli 85 euro medi mensili concordati tra governo e CGIL-CISL-UIL nell’accordo del 30 novembre 2017 e ha poi spiegato che l’aumento medio mensile corrisponderà al 3,48% della retribuzione di ogni dipendente, percentuale già applicata per il CCNL delle funzioni centrali. Questo significa che gli aumenti saranno differenziati in base alle varie tipologie professionali e ai livelli di inquadramento. Ha quindi proposto un meccanismo di “perequazione” per le retribuzioni più basse del tipo di quello concordato per il contratto delle funzioni centrali (incrementi aggiuntivi per il periodo marzo-dicembre 2018), al fine di rispettare quanto stabilito nell’accordo del 30 novembre, con il quale CGIL-CISL-UIL impegnarono il Governo “nel comune intento di diminuire la forbice retributiva, a valorizzare i livelli retributivi che più hanno sofferto la crisi economica e il blocco della contrattazione”.
Per quanto riguarda le richieste di parte sindacale volte a riportare nel perimetro della contrattazione le risorse stanziate nella legge 107 e nel d.lgs. 218 (art.15 “premi per meriti scientifici o tecnologici”), l’Aran ha rimandato ogni decisione a una verifica con la parte politica (governo e istituzioni competenti).
Alla fine della riunione l’ARAN ha consegnato una bozza di articolato riguardante le Relazioni sindacali, che individua gli ambiti e le materie che sono oggetto di informazione, di confronto e di contrattazione integrativa, riprendendo lo schema generale recentemente sottoscritto per il comparto delle Funzioni centrali ma prevedendo articoli distinti per i quattro settori (scuola, università, ricerca e Afam) stante le diverse tipologie di amministrazioni. Le delegazioni sindacali si sono riservati di presentare commenti e proposte dopo aver letto e valutato i contenuti della bozza.
Nella prossima settimana si terranno quattro riunioni, una per ogni specifica sezione contrattuale.
Il 9 gennaio si riunirà il tavolo del settore Ricerca.
Il Coordinatore generale di FGU-Dipartimento Ricerca
Liana Verzicco