Comunicato ANPRI: ancora un nulla di fatto per la definizione dei comparti

copy-logo_anpri-300x712.png

 

Si è tenuto mercoledì 11 novembre all’ARAN il secondo incontro per la definizione dei comparti di contrattazione.

La proposta dell’ARAN è stata di raggruppare gli attuali 11 comparti in 3, privilegiando il criterio della dimensione degli addetti rispetto alle specificità professionali. Si tratterebbe dei comparti : scuola, sanità e “tutto il resto della P.A.” (!).

In quest’ultimo “compartone”, secondo l’ARAN, andrebbero quindi collocati anche l’università e gli EPR (pur riconoscendo la specificità professionale dei ricercatori e tecnologi che sono però “troppo pochi” per avere un comparto autonomo).

Tutte le OO.SS. presenti al tavolo hanno rifiutato questa ipotesi, incomprensibilmente riduttiva persino rispetto agli angusti spazi previsti dalla l.150 (che prevede la possibilità di istituire 4 nuovi comparti).

La delegazione CIDA (di cui fa parte il SG ANPRI) ha sottolineato, in particolare, la necessità di salvaguardare il più possibile la specificità dell’attuale  comparto Ricerca, collocando gli EPR almeno in un settore “affine” come potrebbe essere un comparto “Scuola, Università e Ricerca”.

L’ARAN si è impegnata a fare una nuova proposta nel prossimo incontro, che dovrebbe svolgersi il 25 novembre.