Comunicato del 16 febbraio 2016 Massimo Inguscio è il nuovo presidente del CNR

Ieri, il ministro Giannini ha nominato Massimo Inguscio nuovo presidente del CNR. Fisico di prestigio internazionale, Inguscio succede così a Luigi Nicolais, il cui mandato scadrà tra pochissimi giorni.

Attuale presidente dell’ Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), Inguscio si è laureato in Fisica a Pisa nel 1972 e lì, presso la Scuola Normale, ha conseguito nel 1976 il Diploma di Perfezionamento in Fisica. Assistente di ruolo, professore incaricato e professore associato a Pisa fino al 1986, è professore ordinario di Fisica della Materia dal 1986, prima presso l’Università Federico II di Napoli e poi, dal 1991, presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze.

Inguscio è stato cofondatore dell’European Laboratory for Non Linear Spectroscopy (LENS) di Firenze, che ha diretto dal 1998 al 2004, ed è socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Dal 2009 al gennaio 2014, prima di assumere la Presidenza dell’INRiM, Inguscio è stato Direttore prima del Dipartimento Materiali e Dispositivi e poi del Dipartimento Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del CNR.

Intervistato dall’ANSA, Inguscio ha detto di accettare “commosso e con molto senso di responsabilità” l’incarico affidatogli dal ministro Giannini, considerando la sua nomina “un’occasione per far ripartire la ricerca in Italia”.

Credo – ha aggiunto Inguscio – che sia l’occasione per un rilancio della ricerca che sia basato sull’eccellenza e sulle razionalizzazioni delle strategie di ricerca tese a dare più spazio al reclutamento basato sul merito e per concentrarci nel creare strutture e infrastrutture che possano attrarre ricercatori dall’estero”.

La nomina di Inguscio arriva non senza sorpresa dato che si riteneva che avesse ritirato la sua candidatura e dato che altri erano indicati come i favoriti alla successione di Nicolais, l’ex ministro Carrozza, inizialmente, e l’economista Bianchi, più recentemente.

Il nostro augurio è che il nuovo Presidente sappia dare un impulso nuovo al CNR, sburocratizzando l’Ente e snellendone l’apparato amministrativo, garantendo una forte partecipazione della comunità scientifica interna, dai Direttori di Dipartimento ai singoli Ricercatori e Tecnologi, ai processi decisionali dell’Ente (togliendo l’enorme potere discrezionale attualmente nelle mani del Direttore Generale) ed attuando una generale politica di valorizzazione e riconoscimento di meriti e competenze dei Ricercatori e Tecnologi.

 

Gianpaolo Pulcini
Segretario Nazionale, Responsabile CNR