Il 19 ottobre 2017 si è avuto un incontro con l’Amministrazione CNR. La convocazione aveva per oggetto il trattamento accessorio relativo alla coda di contratto in via di chiusura. Nessuna documentazione è stata trasmessa prima della riunione; pertanto i documenti consegnati sono stati discussi sulla base di giudizi formulati attraverso una rapida lettura ‘all’impronta’.
Per il momento le posizioni espresse dall’ANPRI sono:
• Concordiamo con una distribuzione dell’indennità di valorizzazione professionale proporzionata rispetto al livello del personale R&T (I, II e III) (CCNL 13 maggio 2009-Art. 15 Tab. G) come del resto previsto dal contratto;
• Siamo fortemente critici sull’attribuzione dell’indennità di direzione di Strutture di particolare rilievo a 22 unità che corrispondono solo a strutture presenti in Sede Centrale, perché riteniamo che non sia plausibile l’assenza di strutture di particolare rilievo nella rete scientifica. Recepiamo positivamente l’intenzione dell’Amministrazione di provvedere a una revisione di questo istituto in fase di rinnovo contrattuale, ma consideriamo mortificante il mancato riconoscimento di funzioni di direzione di strutture tecniche e scientifiche particolarmente rilevanti all’interno degli istituti, e chiediamo che le modalità con cui sono assegnate le funzioni in parola siano trasparenti e vedano il pieno coinvolgimento dei ricercatori e tecnologi interessati per gli aspetti scientifici;
• Siamo assolutamente contrari all’attribuzione dell’indennità per oneri specifici in base al livello di appartenenza dei R&T (I, II e III) perché non si può automaticamente agganciare il grado di responsabilità al livello, eliminando qualsiasi riferimento a indicatori oggettivi riconducibili a oneri che i R&T effettivamente sostengono per il mantenimento della propria professionalità e per l’esercizio delle proprie funzioni, come previsto dalla norma contrattuale. L’ANPRI ha sostenuto che la proposta dell’Amministrazione non tiene conto della distribuzione dei R&T nel CNR, dove la presenza di III livelli è ormai altissima e prevedibilmente in aumento, e dove specifici oneri sono anche a carico dei livelli più bassi di inquadramento. La proposta dell’Amministrazione non tiene altresì conto dello sforzo enorme che i R&T, anche quelli di III livello, sostengono per attirare risorse esterne, formare giovani ricercatori, e produrre risultati di qualità, senza alcuna possibilità di progressione di carriera. L’ANPRI pertanto suggerirà attraverso uno specifico documento proposte per una diversa ripartizione degli oneri specifici, che a fronte di un ammontare base uguale per tutti i livelli, preveda poi un correttivo in aumento a fronte della presenza effettiva di attività che concretano oneri per R&T.
L’ANPRI si è riservata di trasmettere osservazioni più articolate una volta che i documenti ci saranno inviati in formato elettronico da parte del CNR.
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ANPRI CNR
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