Comunicato del 22 febbraio 2016. L’ANPRI chiede al ministro Giannini di sopprimere l’illegittima norma sulla valutazione dei R&T prevista nel nuovo Regolamento del Personale del CNR

Il 28 dicembre scorso, il CdA del CNR, ancora presieduto dal Presidente uscente, prof. Nicolais, ha approvato il Regolamento del Personale che contiene, all’art. 23, modalità di valutazione della performance individuale dei Ricercatori e Tecnologi dell’Ente palesemente in contrasto con la normativa vigente, come più volte da noi sottolineato.

In particolare, con la norma in questione, il CNR si vorrebbe attribuire il compito di definire autonomamente “obiettivi, indicatori e standard e modalità per assicurare il ciclo di gestione della performance dei ricercatori e tecnologi” (R&T). Tale attribuzione di competenze è palesemente illegittima dato che la normativa vigente, ossia l’art. 14 del DPCM del 26 gennaio 2011, assegna all’ANVUR, d’intesa con la CIVIT (ora ANAC), il compito di individuare “specifici obiettivi, indicatori e standard nonché le modalità per assicurare il ciclo di gestione della performance dei ricercatori e dei tecnologi”.

Per salvaguardare il diritto dei Ricercatori e Tecnologi del CNR ad essere valutati da organismi indipendenti e secondo criteri accettati dalla comunità scientifica e omogenei per tutti gli Enti Pubblici di Ricerca, l’ANPRI ha quindi scritto al ministro Giannini (vedi lettera allegata) chiedendole di sopprimere l’art. 23, o almeno di modificarlo nelle parti palesemente illegittime.

 

Gianpaolo Pulcini
Segretario Nazionale, Responsabile CNR

 

All. lettera MIUR