Comunicato ENEA 10 Luglio 2015: L’ANPRI denuncia la disastrosa riorganizzazione

Comunicato ENEA del 10 luglio 2015

 

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L’ANPRI, associazione professionale rappresentativa dei Ricercatori e Tecnologi degli EPR, denuncia l’inadeguatezza e l’inopportunità della riorganizzazione in corso in ENEA che prefigura il ritorno al passato “modello aziendalistico” dell’ Ente e ne chiede l’annullamento in quanto illegittima nella forma ed errata nella sostanza, inoltre lesiva dello status istituzionale dell’Ente di Ricerca e dei ricercatori che negli anni ne hanno difeso il ruolo e i meriti.

Come già           affermato più volte dalla nostra Associazione, l’esigenza di procedere ad una completa destrutturazione/riorganizzazione complessiva dell’ ENEA deve necessariamente discendere dalla nuova Legge di Riforma, dal nuovo statuto e dal nuovo regolamento.

Mentre l’esame parlamentare della nuova riforma ENEA, prevista nel DDL sulla green economy, è praticamente fermo, l’ENEA, pur di procedere all’attribuzione di nuovi incarichi, rispolvera il vecchio regolamento e, diversamente da quanto consentito negli altri EPR, ha nominato capi unità e figure di vertice in assenza di concorso o selezione interna, favorendo per cooptazione persino personale non ENEA.

Non è stato, inoltre, previsto un organismo di rappresentanza della comunità tecnico-scientifica interna ed esterna né, tanto meno, c’è stato un coinvolgimento della comunità interna dei ricercatori e tecnologi nella definizione della nuova riorganizzazione che appare molto lontana dal modello organizzativo degli enti di ricerca.

Di fatto, si è proceduto d’imperio alla riorganizzazione dell’ENEA senza riconoscere alcun ruolo, neanche consultivo, alla comunità scientifica interna, alla quale non vengono garantite nemmeno le pur minime esigenze di autonomia nella ricerca, nell’organizzazione, nella gestione della stessa, specie nello sviluppo dei progetti.

L’ANPRI rileva inoltre che, a fronte di una effettiva riduzione del numero degli incarichi di struttura, non ci sarà un’altrettanta riduzione della spesa in quanto vanno aumentando a dismisura il numero degli incarichi funzionali specifici attribuiti al fine del mantenimento di quanto percepito con le vecchie indennità di struttura.

La ristrutturazione in corso sta determinando una vacatio amministrativa che sta bloccando con grave danno alcune attività di ricerca e di sicurezza. L’ENEA, inoltre, con grave danno scientifico e finanziario, non si sta attrezzando per poter ricevere la portabilità di finanziamenti da attività di ricerca internazionali estremamente prestigiose (e.g. ERC, Marie Curie, Eurofusion) come invece stanno facendo altri EPR.

Per quanto sopra detto, l’ANPRI si adopererà in tutte le sedi opportune, avviando ogni iniziativa utile a tutelare le professionalità dei ricercatori e tecnologi e per il rilancio dell’Ente di Ricerca.

In particolare, l’ANPRI chiede al Governo, nelle more dell’approvazione della nuova riforma, di emanare il decreto interministeriale previsto da oltre 5 anni dall’art.37 della legge 99/2009 per ottenere il superamento del lungo periodo di commissariamento con la nomina di un Presidente ed un Consiglio di Amministrazione, i soli che sarebbero pienamente titolati a definire la riorganizzazione dell’Ente.
Sezione ANPRI ENEA