E’ stata individuata la nuova sede di CREA e INEA: sarà a via Po 14. E’ previsto invece l’abbandono della sede di via del Caravita, che storicamente è stata usata per le rilevazioni meteo dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria.
Il CREA ha individuato in un immobile di via Po 14la nuova sede unificata per ex-CRA e ex-INEA. Lo si apprende dal decreto commissariale n. 48 del 17 giugno 2015 (è stato necessario più di un mese per la pubblicazione sul sito istituzionale) , che riporta anche la complessa procedura di individuazione degli immobili mediante “indagine informale ed esplorativa tendente alla verifica dell’esistenza sul mercato di un immobile da adibire a sede dell’Amministrazione centrale dell’Ente”.
La sede di via Po 14, proposta da TFT Immobiliare (con sede a Roma, Viale Parioli 37/A) , risponde ai requisiti richiesti per l’indagine informale:
- ubicazione nel Comune di Roma, area centrale o semicentrale, non rientrante in zona ZTL e prossimo alla fermata di mezzi pubblici;
- uso esclusivo e con destinazione uffici;
- dotato di autonomia funzionale con possibilità di accesso al pubblico e conforme alle norme vigenti in tema di sicurezza;
- impiantistica adeguata rispondente alla normativa ed alle prescrizioni urbanistiche vigenti;
- consistenza stimata tra i 9.000 ed i 12.000 mq soggetta ad oscillazioni in relazione alle caratteristiche dell’immobile ed al numero di persone che lo dovranno occupare, stimato in circa 400 unità di personale.
Il decreto non chiarisce se per la nuova sede si tratti di affitto o di acquisto, ma dà mandato al Direttore generale f.f. di dare avvio alle trattative finalizzate all’acquisto o alla locazione dell’immobile. Trattative che ormai dovrebbero essere a buon punto, visto che è passato più di un mese dalla firma del decreto commissariale.
I tempi sono in ogni caso stretti, poiché per le sedi attuali di via Nazionale 82 (ex-CRA) e via Nomentana 41 (ex-INEA) è stata data disdetta a partire dal 1 gennaio 2016.
Saranno sufficienti pochi mesi per garantire il cablaggio della nuova sede e il trasferimento di 400 persone da due sedi diverse?
Restituita al MiPAAF la sede CRA-CMA (ex UCEA)
Il 23 giugno 2015 è stato invece pubblicato il decreto n. 53, che prevede la restituzione al MiPAAF delle sedi di via del Caravita 7a (presso cui è collocato il CRA-CMA “Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all’agricoltura”) e dell’azienda Ovile di Via Valle delle Quistione 27, sede distaccata di Roma dell’Unità di ricerca per le produzioni legnose fuori foresta. Al di là della valutazione economica (la sede di via del Caravita era stata ristrutturata recentemente e il CRA non ne doveva sostenere l’affitto, ma solo la manutenzione, mentre a questo punto dovrà farsi carico delle spese per i locali delle persone da trasferire alla nuova sede), ci si chiede si siano state avviate iniziative tese a preservare la raccolta di dati meteorologici, che si ha in modo costante da 170 anni. Si tratta di una delle serie storiche più complete, particolarmente importante perchè gli strumenti di raccolta dei dati sono collocati in un’ area urbana (per di più al centro della Capitale). Un patrimonio scientifico da non disperdere, insieme all’archivio di dati meteorologici, alla biblioteca storica di meteorologia e al museo di strumenti meteorologici e geofisici.
Scarica il decreto relativo a dismissione sedi
Scarica il decreto sulla nuova sede di Via Po 14