Nella precedente Newsletter abbiamo presentato la ripartizione da parte del MIUR della quota premiale del Fondo Ordinario per gli Enti e le istituzioni di ricerca (FOE) relativo al 2014, il cui ammontare era pari a 99.495.475 euro.
Pochi giorni fa, il MIUR ha trasmesso al Parlamento lo “Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2015 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti” (atto n. 310) al fine di acquisire il parere della VII Commissione della Camera e della 7a Commissione del Senato.
L’importo da ripartire per il 2015 è stato determinato dal decreto MIUR n. 599/2015 in 99.025.459 euro, con una diminuzione di quasi mezzo milione di euro rispetto al 2014; tale importo corrisponde al 7,0% delle assegnazioni ordinarie e al 5,8% della disponibilità complessiva del FOE, a fronte di una previsione di legge di almeno il 7% del FOE.
Il decreto n. 599/2015 ha anche stabilito che la quota premiale 2015 sia ripartita secondo i seguenti criteri generali:
- per il 70% della quota, la ripartizione avviene in base ai risultati della VQR 2004-2010, prendendo in considerazione prodotti attesi, indicatori di qualità della ricerca di area e di struttura e valutazione complessiva di ciascun ente, e tenendo conto del valore medio della quota premiale erogata negli anni 2012 e 2013; per gli enti non soggetti a VQR, la quota del Fondo da assegnare è calcolata esclusivamente sulla base del valore medio delle quote premiali assegnate negli anni 2012 e 2013;
- gli enti sono suddivisi in quattro gruppi, tenendo conto del numero dei prodotti attesi individuati dall’ANVUR per ciascun ente e del numero delle aree scientifiche in cui tali prodotti risultano presenti per ciascun ente;
- il 30% della quota è ripartita sulla base di specifici programmi e progetti proposti anche in collaborazione fra gli enti, secondo la valutazione di un apposito Comitato nominato con apposito decreto ministeriale; con decreto da emanare entro il 2015 vengono definiti i criteri e le procedure di assegnazione
- l’assegnazione della intera quota premiale viene effettuata con ulteriori decreti ministeriali.
Lo schema di decreto ora all’esame delle Commissioni parlamentari definisce in realtà i criteri di ripartizione dell’intera quota premiale del FOE 2015, quindi con una certa semplificazione e accelerazione di tempi rispetto all’iter seguito per le precedenti ripartizioni e con alcune novità rispetto al decreto n. 599/2015. In particolare:
- gli anni di riferimento per il valore medio della quota premiale vengono aggiornati agli anni 2013 e 2014;
- invece che “in assenza di VQR”, l’assegnazione della quota in base al solo valore medio di precedenti quote premiali si applica agli enti con indicatori di qualità della VQR uguali o inferiori a 1 e di prodotti attesi inferiore a 175. Nella VQR 2004-2010, gli enti che hanno un numero di prodotti attesi inferiore a 175 (in realtà, inferiore a 19) sono solo tre, ossia il Museo storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi”, l’Istituto italiano di studi germanici e il Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste;
- gli ambiti ai quali dovranno riferirsi i programmi e i progetti che concorrono al 30% della quota premiale corrispondono alle 12 aree di specializzazione individuate dal Programma Nazionale della Ricerca 2015-2020: Aerospazio, Agrifood, Fabbrica Intelligente, Salute, Blue Growth, Chimica Verde, Design Creatività Made in Italy, Cultural Heritage, Smart Communities, Tecnologie per gli Ambienti di Vita, Energia, Mobilità e Trasporti.
- i programmi e i progetti saranno valutati sulla base dei seguenti criteri: sviluppo delle competenze (massimo 25 punti); grado di coinvolgimento di soggetti pubblici e privati (massimo 25 punti); attrazione degli investimenti, impatto socio-economico, sostenibilità economico-finanziaria (massimo 20 punti); team di programma o progetto e governance; partecipazione di giovani ricercatori e significativa presenza di ricercatrici (massimo 10 punti); tempi certi e obiettivi chiari (massimo 10 punti); capacità amministrativa e riduzione degli oneri amministrativi (massimo 10 punti). Il punteggio minimo per ottenere il finanziamento è pari a 61 punti su 100;
- sono previsti il monitoraggio e la valutazione ex post dei programmi e progetti finanziati, e i risultati delle valutazioni ex post saranno tenuti in considerazione anche per l’attribuzione delle future risorse del FOE.
L’esame da parte delle Commissioni parlamentari non è al momento ancora entrato nel vivo.
Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 14 del 14 luglio 2016.
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