La 7a Commissione del Senato ha proseguito l’esame del disegno di legge 1873 Modifica all’articolo 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, in materia di ricercatori a tempo determinato, con l’illustrazione di alcuni emendamenti.
In particolare, la senatrice Di Giorgi (PD) ha illustrato due emendamenti:
- l’emendamento 1.2, a firma Marcucci (Presidente della 7a Commissione), Di Giorgi, Elena Ferrara, Russo, Bocchino, Conte e Petraglia, il quale si propone di unificare le figure di ricercatore universitario di tipo a e b, superando “inutili disparità mediante la creazione di un ruolo unico”, ed escludere per loro il regime di impegno a tempo definito.
- l’emendamento 1.3, a firma Di Giorgi, Marcucci, Elena Ferrara, Russo, Blundo, Bocchino, Conte e Petraglia, il quale intende reintrodurre il tempo indeterminato per i ricercatori universitari ed escludere per loro il regime di impegno a tempo definito.
Il senatore Fabrizio Bocchino (Misto) ha illustrato l’emendamento 1.0.1, a firma sua e di Campanella, che propone una delega al Governo per la semplificazione delle figure dei ricercatori pre-ruolo anche nel settore degli enti pubblici di ricerca che preveda, in particolare: a) la “definizione di un contratto di lavoro a tempo determinato con possibilità di trasformazione a tempo indeterminato previa verifica e controllo da parte dell’ente stesso (tenure track)”, b) la “definizione di un’ulteriore forma contrattuale di lavoro a tempo determinato con tutele paragonabili a quelle della tipologia precedente ma con flessibilità nella determinazione della retribuzione”, c) la “incentivazione dell’assunzione di ricercatori a tempo indeterminato attraverso misure di natura fiscale”, e d) la “promozione di misure volte a disincentivare o sopprimere altre tipologie di contratti a tempo determinato a basse tutele”.
Infine, il senatore Conte (NCD-UDC) ha illustrato l’emendamento 1.0.2, a firma Aiello, Conte, Di Giorgi e Blundo, il quale prevede che, “per il conseguimento di finalità di interesse comune, gli enti pubblici di ricerca e le università possono stipulare convenzioni per consentire ai ricercatori e professori universitari di svolgere la propria attività presso l’ente di ricerca e ai ricercatori dell’ente di ricerca attività presso l’ateneo stabilendo le modalità di ripartizione dei relativi oneri”.
Il prosieguo dell’esame del provvedimento è stato rinviato a data da destinarsi, in quanto la Commissione sarà impegnata, nelle sedute del 3 e 4 novembre, con l’esame della Legge di Stabilità 2016.
Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI n. 19 del 5 novembre 2015.
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