Venerdì scorso il CNR ha pubblicato i risultati dell’elezione del rappresentante del personale in seno al Consiglio di Amministrazione, elezione che ha visto la partecipazione al voto di ben 5076 dipendenti, il 60% degli aventi diritto.
Ha vinto, con quasi il 40% dei voti, Vito Mocella, Ricercatore dell’Istituto per la Microelettronica e Microsistemi, Presidente di “Articolo 33”, che evidentemente ha saputo rappresentare, meglio di altri candidati, il malcontento e la voglia di cambiamento di tantissimi Ricercatori e Tecnologi degli Istituti del CNR.
Il candidato sostenuto dall’ANPRI, Antonio Rizzo, Primo Ricercatore dell’Istituto dei Processi Chimico-Fisici, è giunto terzo, con quasi 950 voti, raddoppiando così il numero di voti che le liste ANPRI hanno preso nelle recenti elezioni per il rinnovo delle RSU (su un numero di votanti tra l’altro maggiore).
Tra i due, il grande favorito e grande sconfitto di queste elezioni: Fabrizio Tuzi, Dirigente Tecnologo con un curriculum prettamente gestionale-amministrativo. Espressione dell’apparato burocratico del CNR, essendone stato Dirigente di uffici e direzioni dell’Amministrazione centrale e, più recentemente, Direttore Generale, Tuzi era sostenuto sia, informalmente, da CGIL, CISL e UIL che da una parte dell’establishment del CNR.
All’ultimo posto il quarto candidato, Rosaria Conte, Dirigente di Ricerca dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, vice-presidente del Consiglio Scientifico del CNR e sostenuta, almeno inizialmente, da una parte dei vertici dell’Ente.
Non possiamo, quindi, che manifestare la nostra complessiva soddisfazione per l’esito di queste elezioni il cui risultato era fortemente condizionato sia dalla decisione del CNR di allargare l’elettorato attivo ai tecnici ed amministrativi, laddove il D.Lgs. 213/2009 indicava nella “comunità scientifica di riferimento” l’elettorato attivo, sia dalle date fissate dall’Ente per queste elezioni che hanno limitato di fatto al solo mese di agosto la campagna elettorale e quindi ridotto il confronto diretto tra candidati ed elettori.
Alta, infatti, l’affluenza al voto, ottimo il risultato conseguito da Antonio Rizzo e chiara la sconfitta subita dagli apparati burocratici e dall’establishment del CNR.
Rinnoviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro a Vito Mocella che speriamo sappia portare al centro dell’attenzione e dell’operato del CNR la rete scientifica, i suoi protagonisti e le loro esigenze.
Vito Mocella potrà avere il nostro sostegno nelle battaglie sulle tematiche a noi più care che egli vorrà e saprà condurre in seno al CdA, in continuità con le numerose battaglie affrontate insieme, da ultimo quella contro il taglio delle piante organiche dei Ricercatori del CNR.
Gianpaolo Pulcini
Segretario Nazionale, Responsabile CNR