C’è una novità nel progetto Human Technopole. Il Governo ha infatti annunciato la volontà di dar vita ad un nuovo ente autonomo che gestisca il “Polo sulle scienze della vita” che dovrebbe sorgere nell’area dell’Expo a Milano.
In attesa che diventi operativo questo nuovo soggetto (tempo previsto due anni), la gestione del progetto Human Technopole continuerà a essere a carico dell’IIT di Genova ma le decisioni saranno assunte da un Comitato di coordinamento composto da 11 soggetti, che comprende, oltre all’IIT, anche il Ministero dell’Economia, il MIUR, le Università di Milano Statale, Bicocca e Politecnico, il CNR, l’Istituto Superiore di Sanità e 3 scienziati. Il direttore sarà scelto con bando internazionale e il Parlamento sarà informato con cadenza semestrale sull’avanzamento dei lavori.
Sembra così superato il problema, già rilevato dalla Senatrice Cattaneo, dell’assurdo accentramento in un solo ente di diritto privato, l’IIT appunto, dell’intera gestione di un progetto così rilevante, e si opta per una gestione condivisa della fase di avviamento.
Restano tuttavia ancora aperti numerosi problemi, tra cui quello della natura giuridica di questo nuovo ente autonomo, del sistema di governance che si intende adottare, e soprattutto dei fondi che alimenteranno il nuovo soggetto. Si prevede anche nel nuovo ente un governo che coinvolga i principali organismi di ricerca del paese? Quali ruoli giocheranno questi enti? Come saranno gestite le attività? Sarà rispettato il principio di aprire call pubbliche per l’allocazione dei fondi di ricerca che consentano una definizione dal basso delle attività da avviare? Le risorse che alimenteranno l’Human Technopole saranno nuovi investimenti in ricerca e sviluppo stanziati dal governo, o deriveranno da tagli (ulteriori) alla dotazione degli enti pubblici di ricerca e dell’università?
La strada da percorrere è ancora lunga; sarebbe opportuno utilizzare bene questo tempo per chiarire i molti (troppi) aspetti che restano ancora oscuri nell’intera operazione.
Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 14 del 14 luglio 2016.
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