Come da tempo ventilato, il CREA ha deciso di aderire, primo ente di ricerca non MIUR, all’esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) 2011-2014 avviato dall’ANVUR, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (alla valutazione triennale (VTR) 2001-2003 partecipò invece l’ENEA, altro Ente non MIUR, che non si è però sottoposto alle successive valutazioni dell’ANVUR).
La notizia è stata comunicata il 6 ottobre ai direttori delle strutture di ricerca e a tutti i Ricercatori e Tecnologi dell’Ente, senza indicare la cifra che il CREA dovrà versare all’ANVUR per la valutazione (si parla di un importo compreso tra i 200.000 e i 300.000 euro). Ai Ricercatori e Tecnologi il commissario straordinario dott. Parlato chiede, ovviamente, “la massima collaborazione e tempestività nel rispondere alle richieste di azioni o di informazioni” per la partecipazione alla VQR.
Peccato che l’Ente non abbia mai mostrato analoga collaborazione e tempestività nell’attuare quanto previsto dal CCNL e dalla Carta europea dei ricercatori (sottoscritta sia dal presidente del CRA che dal presidente dell’INEA il 13 dicembre di 10 anni fa) per lo sviluppo professionale dei suoi Ricercatori e Tecnologi!
Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI dell’8 ottobre 2015.
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