Il Sole 24 Ore ha riportato gli effetti – gravi – che una “piccola correzione”, apparentemente formale, imposta dalla Corte dei Conti ad una circolare della Funzione Pubblica, rischia di provocare nella stabilizzazione degli oltre 2mila precari che avrebbero potuto trovare un posto stabile al CNR e negli altri enti di ricerca ai sensi del Decreto Madia (D.lgs 75/2017).
In particolare, secondo Il Sole 24 Ore, per effetto di questa correzione («il trattamento economico accessorio graverà esclusivamente sul fondo calcolato ai sensi della normativa vigente»), l’ingresso di nuovi assunti in pianta stabile negli EPR non può far crescere la somma complessiva che ogni Ente destina alla retribuzione integrativa: somma che quindi, dopo le stabilizzazioni, andrebbe divisa fra più unità di personale. Con la conseguenza, matematica, di causare una riduzione delle buste paga di chi è già in organico.
Il problema non appare a tutt’oggi ancora risolto; una precisazione delle Funzione Pubblica circa l’applicazione della suddetta correzione dovrebbe essere in cantiere, ma la sua approvazione dovrebbe comunque passare al vaglio degli organi di controllo della gestione della spesa pubblica.
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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 2 del 18 marzo 2018
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