Martedì 20 aprile u.s. si è tenuto l’Incontro Programmatico tra i vertici del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, le Rappresentanze Sindacali Unitarie e le Organizzazioni Sindacali territoriali ai sensi dell’art.9 Sez. I CCNL Metalmeccanici.
In rappresentanza dell’ANPRI (Associazione Nazionale Professionale per la Ricerca) hanno partecipato alla riunione Giovanni Gullà (Presidente ANPRI) e Francesca Pisano (Delegata RSU) che sono intervenuti a valle degli interventi del Presidente CIRA Giuseppe Morsillo, del Direttore Generale Marcello Amato e del Responsabile delle risorse umane Gianluca Pezzullo, che hanno illustrato, per alcuni aspetti con dovizia di particolari, il Piano Triennale 2021-2023 approvato dall’Assemblea dei soci del CIRA.
L’ANPRI, sull’impostazione generale del Piano presentato e sui vari aspetti connessi all’effettiva praticabilità di uno dei due scenari “operativi” previsti, si è espressa in sintonia con le altre OO.SS. congiuntamente alle quali ha sottoscritto il comunicato congiunto cui si rimanda per i contenuti di dettaglio.
Giovanni Gullà e Francesca M. Pisano si sono ulteriormente soffermati, nei loro rispettivi interventi, sui punti che l’ANPRI ritiene siano di estrema rilevanza per i ricercatori e tecnologi del CIRA, come da tempo comprovato dalle azioni intraprese.
In particolare, il Presidente ANPRI, riprendendo affermazioni emerse in altri interventi circa la difficile applicazione del CCNL Metalmeccanici alle figure professionali di ricercatori e tecnologi, ha invitato i Vertici del CIRA ad adoperarsi, in tempi rapidi, all’inquadramento sistematico nella settima categoria del CCNL delle figure del ricercatore-tecnologo. Questo tipo di iniziativa, ormai non più procrastinabile, rappresenta per l’ANPRI un passaggio che solo in maniera parziale e temporanea può sostituire una collocazione contrattuale, o meglio ancora normativa, del personale ricercatore e tecnologo pienamente rispettosa della Carta Europea dei Ricercatori che, è stato sottolineato, nel riconoscere definiti diritti non distingue tra gli ambiti di ricerca pubblica e privata.
Nella stessa logica, ANPRI ha rimarcato l’urgenza di avviare e mantenere per il personale ricercatore e tecnologo un percorso di premialità solidamente connesso al merito tecnico-scientifico, all’attrattività ed efficacia dei progetti curati e alle capacità manageriali dimostrate dai risultati conseguiti nella gestione dei progetti.
Nello specifico il Presidente ANPRI ha ricordato i contenuti della lettera inviata a fine 2020 al Consiglio di Amministrazione del CIRA rinnovando, in particolare, l’invito alla rapida attuazione del regolamento per le politiche di incentivazione economica e per la definizione di percorsi di carriera, alla definizione di un percorso semplice e chiaro che stimoli e premi la proposta di idee progettuali da parte del personale, l’adozione di un regolamento per la protezione della proprietà intellettuale e l’avvio di attività di autoimprenditorialità legate alle tecnologie sviluppate.
Con riferimento alle azioni di mitigazione da porre in essere per sopperire alla richiamata difficoltà di applicazione dell’attuale CCNL, l’ANPRI ha manifestato l’apprezzamento per la recente sottoscrizione dell’Accordo Sindacale di Lavoro Agile. Al riguardo il Presidente ANPRI ha suggerito ai Vertici CIRA l’opportunità di proporre il “caso del CIRA” come caso di studio ad uno dei gruppi di ricerca che, in questo particolare periodo, stanno studiando i risultati del Lavoro Agile in ambiti di ricerca.
L’ANPRI valuta positivamente gli esiti dell’incontro, verificherà l’efficacia delle azioni avviate o in corso di programmazione dal parte del CIRA e continuerà a stimolare i Vertici del CIRA affinché siano applicati quanto più compiutamente possibile i principi della Carta Europea dei Ricercatori ai ricercatori e tecnologi del CIRA.