Legge di stabilità 2016, in vista qualcosa anche per gli enti di ricerca?

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La Commissione Bilancio del Senato ha ultimato nella notte l’esame, in sede referente, dei disegni di legge n. 2111Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)” e n. 2112Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018”; come è tradizione, la tempistica della discussione in Commissione si è allungata così che l’avvio della discussione in Aula, in calendario per il 16 novembre scorso è slittata a oggi.

Come scritto nella precedente Newsletter, la Legge di stabilità 2016, nella versione uscita dal Consiglio dei Ministri, è stata molto avara con gli Enti di ricerca. In Commissione Bilancio, però, grazie in particolare agli emendamenti presentati da Senatori della 7a Commissione, si è aperto qualche spiraglio di maggiore generosità.

La 7a Commissione, nella seduta del 4 novembre, nel suo rapporto sulle parti del DDL n. 2111 di propria competenza, aveva affermato, tra l’altro, la necessità di istituire, anche per gli enti pubblici di ricerca MIUR, un capitolo di finanziamento per l’assunzione di ricercatori, come previsto per l’università, e di rimuovere le nuove e più severe limitazioni al turn over disposte dall’art. 16, comma 8, per il personale tecnico-amministrativo. La Commissione aveva anche raccomandato di provvedere alle “grandi difficoltà” causate dalle perduranti restrizioni al turn over dei ricercatori degli EPR.

Nel corso dell’esame del DDL 2111 in Commissione Bilancio, tuttavia, quasi tutti gli emendamenti presentati in materia di Enti di ricerca sono stati falcidiati, in quanto respinti, dichiarati inammissibili o ritirati dai presentatori.

Tra di essi, un emendamento che prevedeva un piano di assunzioni straordinarie per la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di 75 Ricercatori e Tecnologi nel settennio 2016-2022 e un altro emendamento che intendeva mantenere le regole attuali in materia di turn over che il comma 8 dell’art. 16 della legge di stabilità conserva invece solo per le assunzioni di Ricercatori e Tecnologi. Sembra, perciò, confermata la riduzione al 25% del turn over del personale tecnico ed amministrativo degli EPR.

Al termine dell’esame della manovra di bilancio in Commissione, risultano però approvati i seguenti emendamenti:

  • 16.2100, che prevede che gli Enti di Ricerca possano continuare ad avvalersi di personale con rapporto di co.co.co. in essere alla data del 31 dicembre 2015, “mediante l’attivazione – previa verifica di idoneità – di contratti a tempo determinato” a valere su risorse relative a progetti di ricerca e di innovazione tecnologica non finanziati dai bilanci di funzionamento degli enti o dal Fondo ordinario per gli enti di ricerca, fatta eccezione per quelli finanziati con le risorse premiali (7% del FOE) previste dal D.Lgs. 213/2009, articolo 4, comma 2.
  • 17.70, che estende la possibilità di accedere a finanziamenti FIRST (artt. 60-63 del DL 83/2012) a “costituende società composte da professori, ricercatori universitari, personale di ricerca dipendente dagli enti di ricerca […] dottorandi di ricerca e titolari di assegni di ricerca”.
  • 17.2000 (testo 2) che opera uno storno a favore del FOE di una quota dei fondi già stanziati dall’art. 17 per l’assunzione di ricercatori universitari, da destinare all’as-sunzione di circa 200 ricercatori negli Enti vigilati dal MIUR.Sembra, infine, che sia stato approvato anche un emendamento che riduce a 4 milioni di euro il taglio, inizialmente pari a 6 milioni di euro, al contributo MIUR per il Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA) che concorre alla dotazione del CIRA.

 

 

Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI n. 20 del 19 novembre 2015.

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