PRESIDIO DI MONTECITORIO 27/11/2015
Il freddo soffio del grecale e l’intermittente pioggia non hanno fermato gli oltre 200 tra ricercatori/tecnologi, tecnici e personale amministrativo che hanno partecipato al Presidio in piazza di Montecitorio, convocato dalle OO.SS. il 26 novembre 2015, per sensibilizzare Commissioni e Gruppi Parlamentari sulla grave situazione dell’ENEA commissariato da sette anni e riaffermare la contrarietà verso ogni ipotesi che penalizzi il ruolo della ricerca, l’autonomia e mortifichi le competenze scientifiche dell’ENEA.
Dopo sette anni nei quali i vari governi hanno completamente dimenticato l’ENEA (salvo che per sostituirne il commissario) è in corso un tentativo di “anomalo riordino” supportato dall’attuale commissario, attraverso un emendamento inserito nel collegato ambiente alla precedente legge di stabilità, e già approvato al Senato.
L’ENEA uscirebbe (finalmente) dal commissariamento (e anche da qualunque rapporto con il MIUR), per essere però, affidata ad un triunvirato (presidente e due consiglieri) che, in sessanta giorni definirebbero tutto: regolamenti, statuto, risorse umane e strumentali, un vero blitz che sembra inoltre prodromo della nascita di un’agenzia ministerializzata, scevra da qualsiasi rapporto con il mondo della ricerca e nella quale persino le attività di ricerca attualmente “vive” e fonte di sostentamento risulterebbero marginalizzate.
Ulteriore prova dell’infausto progetto è l’assenza di qualsiasi previsione di un Consiglio scientifico neanche a carattere consultivo.
Al presidio sono intervenuti i segretari generali di categoria mentre alcuni parlamentari hanno voluto condividere le nostre idee e trasmetterci la loro solidarietà parlando a tutti gli intervenuti (Pietro Fassina) o diversi altri intrattenendosi a colloquiare con gruppi di persone (come Emiliano Minnucci).
Una delegazione rappresentativa di tutti i sindacati presenti è stata poi ricevuta dal Presidente della Commissione Ambiente (Ermete Realacci) coadiuvato da altri componenti dei diversi gruppi della Commissione nella quale è attualmente il testo del “collegato ambiente (completo di blitz ENEA)”.
Abbiamo chiesto la presenza anche della X Commissione Attività Produttive che si è resa disponibile con la presenza del Presidente (Guglielmo Epifani), dell’on. Gianluca Benamati e rappresentanti dei gruppi. Abbiamo ribadito la necessità e l’urgenza di uscire dal commissariamento ma unitariamente riteniamo che metodo e merito non siano quelli giusti.
E’ stata apprezzata una dichiarata condivisione delle nostre idee da parte di tutti i convenuti e questo almeno ci conferma la ragionevolezza delle nostre tesi, tutt’altro che minoritarie nell’ente o velleitarie. Ci è stata evidenziata, tuttavia, dal presidente Realacci, la necessità di approvazione del collegato ambientale, trattenuto a lungo dal Senato e che sbloccherebbe risorse, in parte (minimale) anche per l’ENEA.
La minima modifica costringerebbe a tornare al Senato per cui “pur avendo chiaro che l’emendamento ENEA è imperfetto, esso sarà trascinato dal resto…”perché la volontà sarebbe di far passare il testo “blindato”.
A fronte delle nostre manifeste perplessità ad accettare uno schema di questo tipo che rischia di portare danni inenarrabili ai 2700 dipendenti ENEA e soprattutto al personale precario, i Presidenti della Commissione Ambiente e delle Attività Produttive hanno preso l’impegno di presentare un ordine del giorno contestuale che sospenda sull’ENEA, gli effetti della futura legge, nelle more di una migliore definizione della “mission”, della “governance” ed in vista della legge delega sulla ricerca, nella quale abbiamo chiesto che l’ENEA venga contemplato.
I Presidenti inoltre interloquiranno, anche con atti scritti da mettere a punto, col Governo, evidenziando la necessità di indirizzi non pasticciati e non penalizzanti.
E’ in corso uno scambio di documentazione con i parlamentari convenuti; la partita è appena iniziata e nonostante la conclusione dell’iter del collegato ambiente chiediamo il sostegno della Comunità scientifica interna e di tutti i colleghi sulle iniziative delle organizzazioni sindacali che saranno prese nelle prossime settimane, nei prossimi mesi per dare all’ENEA la dignità di Ente di Ricerca e la governance di qualità che merita.
Insieme possiamo ancora farcela!