La ricerca riveste un ruolo essenziale per lo sviluppo sostenibile del Paese e il capitale umano rappresentato dai ricercatori degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) ne costituisce una componente determinante.
Il reclutamento e la carriera dei ricercatori EPR, affidati attualmente alla disponibilità di risorse del momento e a procedure ormai lontane dalle buone pratiche adottate a livello internazionale, costituiscono un nodo irrisolto che ha frenato potenzialità ampiamente dimostrate da parte dei ricercatori EPR.
Vogliamo dunque dare per scontato l’impegno della Politica, sollecitato da tante altre autorevoli voci, affinché dia corso alle intenzioni spesso manifestate di adeguare gli investimenti in ricerca agli standard dei Paesi europei. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) può dare una prima spinta decisiva al superamento di questa importante premessa.
L’Associazione Nazionale Professionale per la Ricerca (ANPRI) nel documento “Reclutamento e progressione di carriera negli Enti Pubblici di Ricerca” presenta una proposta che vuole stimolare una soluzione normativa complessiva (reclutamento e carriera).
La buona riuscita del percorso che vorremmo favorire prevede l’attuazione di un regime transitorio tra il sistema che attualmente opera, in maniera assolutamente insoddisfacente, e quello che auspichiamo diventi operativo con:
- introduzione del tenure-track per le assunzioni junior;
- regolamentazione del pre-ruolo, con una tipologia unica di contratto e garanzie di qualità;
- due livelli di posizioni a tempo indeterminato, corrispondenti ai livelli R3 (II Livello D.P.R. n. 171/1991) e R4 (I Livello D.P.R. n. 171/1991);
- due diverse tipologie di valutazione: i) selettiva per accesso al tenure-track e per nuove assunzioni al livello R3 o R4; ii) verifica per la conferma in ruolo al termine del tenure-track con assunzione al livello R3 e per il passaggio dal livello R3 al livello R4;
- introduzione di procedure conciliative interne.
Le iniziative di presentazione e discussione del documento “Reclutamento e progressione di carriera negli Enti Pubblici di Ricerca”, cui vi invitiamo a partecipare, consentiranno di consolidare e precisare le soluzioni proposte e di tradurle in una solida norma di riferimento per gli EPR.