Le Commissioni VII della Camera e 7ª del Senato hanno esaminato nei giorni scorsi lo Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2017 (v. Atto Camera 408). La disponibilità per l’anno 2017 del FOE è pari a euro 1.609.510.970, ed è al netto della quota premiale di 68 milioni di euro che l’art. 19, comma 5, del D.Lgs. 218/2016 ha provveduto a scorporare a partire dal 2017, ponendo le premesse per un finanziamento aggiuntivo rispetto a quello del FOE.
Nell’ambito della disponibilità del FOE € 1.580.380.199 sono assegnati agli enti come finanziamento di base. La rimanente quota di € 29.130.771 è destinata al finanziamento di iniziative fissate per legge o altre disposizioni o per specifiche iniziative.
La VII Commissione della Camera, ha subordinato il proprio parere favorevole ad alcune condizioni relative al FOE 2018:
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Il decreto sul FOE 2018 dovrà contenere un’apposita tabella relativa ai finanziamenti di natura straordinaria destinati ad iniziative fissate per legge;
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Nella quota di finanziamento ordinario andranno reintegrati i 68 milioni attribuiti sperimentalmente alla quota premiale 2017 dal D.Lgs. 218/2016;
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Devono essere risolti problemi di bilancio derivanti dalle gestioni precedenti al 2016, al fine di consentire una piena attuazione del decreto 218 e la realizzazione dei principi di autonoma e responsabile gestione dei singoli EPR sulla base dei propri statuti e dei programmi triennali elaborati;
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Va mantenuto lo stanziamento per le chiamate di ricercatori di chiara fama, inserendolo in un apposita voce del FOE.
Anche il parere approvato dalla 7a Commissione del Senato pone al Governo alcune condizioni, fra cui assumono particolare rilievo l’indicazione di accrescere l’ammontare complessivo del FOE, già nella prossima legge di bilancio, in quanto l’investimento in ricerca “non può essere ritenuto un mero costo”; e la richiesta di stanziare risorse aggiuntive per la quota premiale. In merito a quest’ultima la Commissione del Senato impegna nuovamente il Governo a reintrodurre, in un prossimo provvedimento legislativo, il parere delle Commissioni parlamentari sul decreto di definizione dei relativi criteri di assegnazione e, nel frattempo, a trasmettere comunque l’atto alle Commissioni parlamentari.
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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI del 22 maggio 2017.
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